Cosa vuol dire "prendersi cura" del disagio psicologico? Innanzitutto, è necessaria una visione che vada oltre la psiche.E’ importante "comprendere" anche il corpo, con la nostra storia inscritta nella carne, e l’Anima, ossia tutto ciò che ci caratterizza in essenza: la nostra vocazione e l’unicità che ci fa essere e porre nel mondo in modo originale.Se queste parti riafforano alla coscienza, si ha un progressivo reinverdimento del proprio mondo interno, perchè si riprende contatto con "altro" che non riguarda solo sofferenza.Si riaffondano le mani nella terra fertile dell’ Essere, con le risorse, con la creatività e con una voglia di vivere che rimane inattaccata, qualsiasi cosa accada o è accaduto.

Ho letto una frase che mi ha molto colpito ultimamente: "Lucia sfruttava il mondo con una tale fiducia nell’abbondanza, che sembrava tenere lei la cornucopia tra le mani".Lucia, un personaggio raccontato da Etain Addey in "Una gioia silenziosa". era una mezzadra da sempre e sapeva utilizzare tutto ciò che la natura le offriva.
La nostra natura interiore ci offre costantemente la via per stare bene, bisogna avere "fiducia nella sua abbondanza" fatta di desideri ed aneliti che solo noi, nel nostro silenzio, possiamo percepire.
Basta ascoltare!

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