Le verità della Psiche: dare realtà a ciò che siamo

Morpheus: “Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da una sogno così non ti potessi più svegliare, come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?”
dal film “Matrix

 

Spesso si dice: “Dire le cose ad alta voce le rende reali!“.


Vorrei soffermarmi su cosa accade invece durante il lungo silenzio che “derealizza” i nostri pensieri, le idee, le sensazioni.In quel “dentro” dove tutto diviene indistinto, senza forma, nè colore. Per derealizzare intendo quel processo che ci permette di allontanarci dal contattare pienamente ciò che sentiamo o pensiamo, tutte quelle “verità” che temiamo di affermare a noi stessi e agli altri, e che pertanto costringiamo a rimanere ferme e chiuse dentro di noi.Pensieri e sensazioni scomodi che se detti, potrebbero sconvolgere gli equilibri di una vita.


Quante scelte vengono compiute senza crederci, senza volerle, che si portano avanti per far contenti gli altri, per apparenza, perchè conviene?
Quante relazioni si basano sulla volontà di stare insieme anche se non ci si ama, anche se si sta male, pur di mantenere un equilibrio che ci permette di non rimanere soli, di non affrontare problematiche economiche, di non sconvolgere la vita dei figli o le aspettative degli altri?


Sappiamo, in fondo, che la nostra esistenza non è quella che avremmo voluto quando eravamo piccoli o adolescenti, quando i sogni avevano il potere di sfidare la realtà e di plasmarla.


Crescendo ci si imprigiona molto spesso, facendo della realtà contingente la propria dimensione quotidiana.
I sogni non parlano più al nostro cuore, nè noi con loro. Diventiamo sordi e muti.

Tuttavia, rimane latente una sensazione di frustrazione ed inquietudine, una tristezza sottile.
Spesso emerge fortemente attraverso un sintomo psicologico, attacchi di panico, stati depressivi per esempio, volti a segnalare che qualcosa non sta andando della nostra vita: tutto ciò che abbiamo gettato sullo sfondo, riemerge con forza a ricordarci che molto di noi è rimasto inespresso ed inascoltato.
Le nostre verità chiedono di essere ammesse alla realtà: chiedono voce, occhi, orecchi, naso per essere vissute , coraggio per essere affermate, volontà per sostenerle e difenderle nel mondo.
Se dirle ad alta voce le rende reali, silenziarle le annienta, ma non le distrugge, perchè anche nel silenzio e senza contorni, troveranno sempre un modo per mantenere viva la loro missione: ricordarci ciò che amiamo e desideriamo davvero.


Fare spazio a quanto negato può sconvolgere i nostri giorni, ma potremmo avere al contempo un’ occasione per vivere intensamente, senza compromessi e menzogna.

 

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