Le parole non dette rimangono dentro non-morte, come fantasmi che vagano in un limbo di silenzio.Spesso, sono parole di tenerezza e fragilità respinte indietro dall’orgoglio, e non a caso si dicono in punto di morte, come se questa fosse la dimensione più coerente e congeniale.C’è un impedimento a pronunciarle, da ricercare nell’incapacità di rischiare un’emozione, un incontro o anche uno scontro.Ci si tiene al sicuro mantenendo dentro i propri fantasmi, ma al prezzo di una vita non vissuta in pienezza.

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