Chi siamo? Considerazioni dal film “Still Alice”

“Still Alice” è un film davvero toccante.Parla di una donna e della sua malattia, una sindrome di Alzheimer precoce a 40 anni.Questa donna è come un diamante brillante perfettamente tagliato, in carriera, madre di tre figli e moglie in un matrimonio felice.Ha raggiunto tutti i traguardi che poteva desiderare alla sua età.Ma ecco che è destinata a percorrere la strada inversa del diamante: perderà tutte le capacità cognitive, ritornerà “grezza”.E’ una storia che fa pensare a cosa ci definisce, a cosa costituisce il nostro senso d’identità.Con sorpresa ho pensato che chi ci rende “io” paradossalmente sono gli altri, i nostri legami, i nostri affetti.Esistiamo perchè parte di una rete, di cerchi d’amore o anche d’odio, ma sempre cerchi pieni d’emozione che tengono e circostrivono il nostro vivere.Senza chi siamo?Immagino tutte quelle persone parcheggiate negli ospizi, ai malati di mente chiusi nelle loro stanze-celle, deprivati di umanità perchè sostanzialmente rimasti soli.Ai bambini negli orfanotrofi dove non ci sono un padre ed una madre a dare inizio al loro libro della vita.”Tenere a mente” i legami può salvarci da un senso di solitudine che confina con il non sentirsi più “Io” e costrurli, ci radica a terra per reggere alle sferzate del vento o per godere dei raggi del sole.L’ atrocità dell’ Alzheimer ci suggerisce di guardare alla bellezza dell’esistere per noi che possiamo scegliere.

Condividi!

Condividi