Scrivendo una storia inventata che parla di morte e rinascita…..
Stava lì, seduta, a viaggiare in metro, ma fissa nel suo dolore, sola, talmente sola da piangere senza remore, bagnando il suo viso senza vergogna, tanto era la sofferenza per suo padre che stava morendo di tumore.Poi scese alla sua fermata, ed una ragazza dagli occhi a mandorla la fermò dicendole con voce gentile:"Andrà tutto bene!".
"Si certo, la morte sarà il bene!" disse tra sè e sè con sarcasmo, mentre ringraziò con gli occhi pieni di lacrime.
Era verò tuttavia.
La perdita imminente le stava donando nuovi sensi per colmare quel vuoto preannunciato, con la bellezza che la circondava e con le parole che non era mai riuscire a dire al suo papà.Erano le ultime carezze, era quell’amore tanto tempo imprigionato nel rancore e nell’orgoglio.Era la spontaneità ritrovata nell’abbracciare quell’uomo diventato gragile; l’intimità mai avuta, portata all’estremo quando doveva badare ai bisogni di quel corpo oltraggiato.Era lì con lui, non si faceva indietro, era il guerriero che portava il suo Re per l’ultimo viaggio, era il cane ai piedi del letto, mentre aspettava distesa, il rumore degli ultimi respiri.Era la bambina che fioriva come donna, e che guardava ai ciliegi in fiore, riponendovi la ricchezza che stava amaramente scoprendo.
La morte toglieva, ma stava lasciando una vita nuova.
E l’ultimo abbraccio, il guardare negli occhi spenti alla ricerca di un barlume di esistenza, ne avrebbero segnato l’inizio.