Il disagio psicologico può davvero scuotere tutti gli equilibri, farci sentire malati, matti, inguaribili, senza speranza.
Vorremmo tornare a “come eravamo prima”, ma è importante soffermarsi sul concetto che ogni disagio arriva proprio per scuotere e portare cambiamento dove necessita.Per esempio in situazioni di vita opprimenti, in relazioni conflittuali, in famiglie con dinamiche patologiche, in fasi dell’esistenza che portano novità difficili da elaborare: lutti, licenziamenti, perdite affettive ecc..
Dovremmo pensare non a tornare come eravamo prima, ma a diventare ciò che vorremmo essere, superando con consapevolezza la transizione tra il passato ed il futuro, accogliendo ciò che il malessere ci sta segnalando.
Potremmo guardare alla nostra situazione con occhi nuovi, ben attenti ad osservare cosa non va e cosa va cambiato.
Il fine del disagio psicologico non è quello di farci del male, ma di suggerirci vie migliori da seguire.
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