Ci sono momenti in cui la vita sembra prosciugarti: persone deludenti, eventi traumatici,giorni privi di slancio. Per le anime che amano il bello e che sono nate per creare, tutto ciò è paragonabile alla morte perchè si trovano costrette come cavalli selvaggi nei recinti. Ma tali anime possiedono un’energia nascosta ed intoccabile che sa farle rinascere,che si sprigiona nell’ attimo in cui gli oltraggi sembrano sferrare l’ ultimo colpo e che con un movimento indomabile ristabilisce un equilibrio.

E’ il percorso che ho intravisto in “donne nell’ acqua loro” di Florisa Sciannamea. I molteplici racconti sembrano dipanarsi da un’ atmosfera cupa e senza colore, ad un mondo che via via riacquisisce bellezza.

Florisa, donna di mezza età, stilista ed insegnante moda, sta vivendo un momento difficile della sua esistenza nel quale i suoi talenti vengono bistrattati continuamente in nome del guadagno e della bruttezza. Approda ad un corso di acquagym dove inizialmente sembra arrivare ad ogni lezione solo per gettarsi in acqua e rivitalizzarsi un po’, quasi a peso morto;il resto, le altre donne compagne di corso, l’insegnante e la musica, sono solo un fastidio di cui farebbe a meno. E’ chiusa,sembra occuparsi solo delle sue ferite e non è disposta a condividere nulla, anzi, erge su di sé una pinna da squalo, pronta ad attaccare se qualcuno bussa alla sua soglia.

Ma gradatamente,quell’acqua che come onde benefiche massaggiano il suo corpo stanco,diventa “sua”, un’acqua uterina nella quale “rinascere”!Si attiva infatti un processo simbolico grazie al quale inizia a percepire ciò che la circonda con sensi nuovi. E’ il Sè che come guardiano della sua anima bella, le fornisce dei doni con cui nutrire la sua fame di vita. Ecco la scrittura, un impulso nuovo, che Florisa“deve” soddisfare, che le fa ridipingere la piscina e le sue compagne di corso in un gioioso ed ironico scenario dove si riscopre“parte” di questo femminile “galleggiante”.Anche le donne del corso divengono sue, le sue “mutanti” le chiama, donne frutto di cambiamenti, di cicli che le hanno segnate, ma sempre a “galla”vive ed energiche.

Nell’ acqua divenuta sua, Florisa porta i suoi vissuti, non solo le sofferenze che la perseguitavano. Ci introduce nell’amore provato alla nascita dei suoi nipoti, nella fedeltà ad un’amica in fin di vita che assiste con coraggio e struggente sentimento, e ci fa ridere, tanto, per come vede quelle donne sguazzanti nell’ acqua in piscina.

Anche lei è una mutante,è rinata, è un fiore arancione, non più un freddo squalo. Un simpatico fiore che possiamo scorgere nelle bellissime illustrazioni del libro, opere sue…

Dalla scrittura, alle immagini disegnate, al formato insolito, “donne nell acqua loro”è un simbolo di rinascita che sussurra a tutti noi, donne e uomini, il segreto dell’esistenza di una forza sotto al dolore subito, che ci fa ergere la testa con ribellione e coraggio e ci fa dire: “Basta!Ora è tempo di rivivere!”

 

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